Una serata dedicata al meunier, considerato il vitigno che completa l’assemblaggio dello Champagne, ma che in purezza si rivela sorprendente. Una degustazione interessante di sei etichette condotta da Samuel Cogliati rende onore a questa uva un po’ bistrattata.
L’altra Borgogna: Chablis, Côte Chalonnaise, Mâconnais e Beaujolais
Quattro serate, dieci ore di lezione, trentasei vini degustati. L’altra Borgogna è tale solo nel sentir comune, perché oltre i confini della Côte d’Or non finisce il mondo del vino, anzi: ci sono vini da scoprire, riscoprire e valorizzare, che possono rendere felici gli appassionati del buon bere. E tutto, se non bastasse, in un contesto naturale strepitoso.
Bordeaux e i suoi vini: a dieci anni dalla vendemmia
L’universo bordolese è complesso, sfaccettato, di non facile approccio, specie se non si è in condizioni di attenderlo. Sono diversi i fattori che concorrono a creare i vini che hanno reso celebre e ambìto, in tutto il mondo, questo fazzoletto di terra a sud-ovest della Francia. Noi abbiamo provato a fissare un paio di queste variabili, forse quelle più determinanti, e ci siamo approcciati a Bordeaux attraverso sei grandi espressioni del territorio.
Una serata dedicata all’azienda Terre del Principe, un’intrigante verticale di tre vini da vitigni autoctoni campani con la degustazione guidata da Guido Invernizzi, grande estimatore dei vini campani.