Spazio EnoArte. Incontri sensoriali tra pittura e vino

Un percorso inedito che procede attraverso sinestesie tra arte e vino. È quello che Massimo Zanichelli condurrà all’interno di quattro appuntamenti, dove la visione di una serie di quadri procederà di pari passo con la degustazione di vini scelti per analogia o contrasto.
Le strade dell’arte e quelle del vino spesso fatalmente s’incrociano: sono esperienze interscambiabili perché trovano il loro punto d’incontro nell’esperienza estetica.
Assaggiare equivale a riconoscere, cioè ricordare e conoscere insieme: due vecchi adagi platonici che, come la madeleine di Proust, permettono di navigare nel fitto intrico del nostro patrimonio di ricordi ed emozioni.
La visione di un quadro, la percezione di un profumo o l’assaggio di un vino sono in grado di risvegliare non solo la facoltà di assaporare i piaceri della vita, ma anche la ricerca del senso delle cose.
In Spazio EnoArte la visione di una serie di quadri lungo un percorso tematico procede di pari passo con la degustazione di vini scelti secondo un abbinamento per analogia o contrasto. Una voce accompagna i presenti alla scoperta di opere d’arte mentre il vino si fa catalizzatore sensoriale.
“Mi portai alle labbra un cucchiaino di tè nel quale avevo lasciato che s’ammorbidisse un pezzetto di madeleine. Ma nello stesso istante in cui il liquido al quale erano mischiate le briciole del dolce raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, staccata da qualsiasi nozione della sua causa. Di colpo mi aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo allo stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, io ero quell’essenza. Da dove poteva giungermi una gioia così potente? […]
Il sapore era quello del pezzetto di madeleine che la domenica mattina a Combray, quando andavo a dirle buongiorno nella sua camera da letto, zia Léonie mi offriva dopo averlo intinto nel suo infuso di tè o di tiglio. […] Le forme – compresa quella della piccola conchiglia di pasticceria, così grassamente sensuale sotto la sua pieghettatura severa e devota – erano scomparse, oppure, addormentate, avevano perduto la forza di espansione che avrebbe permesso loro di raggiungere la coscienza. Ma quando di un lontano passato non rimane più nulla, dopo la morte delle creature, dopo la distruzione delle cose, soli e più fragili ma più vivaci, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore permangono ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto, a sorreggere senza tremare – loro, goccioline quasi impalpabili – l’immenso edificio del ricordo”. Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto
I temi
Prima serata
Effetti di chiaroscuro
Un viaggio lungo i conflitti drammatici della luce e dell’ombra nell’arte di tre straordinari pittori del Seicento: Caravaggio, Rembrandt, Georges de La Tour.
In abbinamento bianchi aromatici e rossi tannici.
Seconda serata
La pittura dell’infinito: il paesaggio come visione
Dalle “città ideali” del Rinascimento alle campagne “romantiche” di John Constable, dai paesaggi “interiori” di David Caspar Friedrich alle carceri labirintiche di Giovan Battista Piranesi, fino agli “edifici impossibili” di M.C. Escher.
In abbinamento vini “estremi”.
Terza serata
L’eterno ritorno o l’arte della variazione
Da alcuni insospettabili classici del passato (Savoldo, Jacopo Bassano, Francesco Cairo) ad alcuni celebri interpreti della modernità (Claude Monet, Andy Warhol), un’imprevedibile, eccitante carrellata sulla pittura “seriale” nella storia dell’arte.
In abbinamento quattro diverse variazioni a tema Nebbiolo.
Quarta serata
Giochi di specchi
Pittura, illustrazione e cinema a confronto sul tema dello specchio tra dipinti classici e moderni (Bellini, Tiziano, Parmigianino, Rubens, Caravaggio, Velazquez, Paul Delvaux), le litografie fantastiche di Escher e i film visionari di Orson Welles, Robert Siodmak, Stanley Kubrick, David Lynch.
In abbinamento quattro declinazioni di un vino visionario: il Riesling.
Le date
Mercoledì 1 febbraio 2023 dalle ore 20.30 alle 23.00
Mercoledì 15 febbraio 2023 dalle ore 20.30 alle 23.00
Mercoledì 1 marzo 2023 dalle ore 20.30 alle 23.00
Mercoledì 15 marzo 2023 dalle ore 20.30 alle 23.00
Conduce gli incontri
Massimo Zanichelli è wine writer, degustatore professionista, documentarista. Per quindici anni ha lavorato per il Gruppo Editoriale L’Espresso firmando la guida I Vini d’Italia e la rubrica del settimanale «L’Espresso». Ha scritto il Nuovo Repertorio Veronelli dei vini italiani (Veronelli Editore, 2005), I Grandi Cru del Soave (Peruzzo, 2008), Effervescenze. Storie e interpreti di vini vivi (Bietti, 2017), Il grande libro dei vini dolci d’Italia (Giunti, 2018) e, appena uscito, I quattro elementi del vino italiano. La Montagna (Bietti, 2022), primo volume di una tetralogia dedicato all'enologia nazionale. Collabora con «Vitae», «Civiltà del Bere», «L’AcquaBuona». Come documentarista ha realizzato Sinfonia tra cielo e terra. Un viaggio tra i vini del Veneto (2013), F for Franciacorta (2015), Generazione Barolo. Oddero Story (2016), Nel nome del Dogliani (2017), La casa del Pinot Nero (2020).
Informazioni e Prenotazioni
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per prenotazioni: utilizzare il sistema di prenotazione on-line
L’evento è riservato ai Soci AIS in regola con la quota associativa di AIS Nazionale 2023
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | 01-02-2023 20:30 |
Termine evento | 15-03-2023 23:00 |
Data inizio iscrizioni | 27-12-2022 |
Posti | 37 |
Chiusura iscrizioni | 31-01-2023 18:00 |
Costo per persona | 200,00€ |
Luogo | Milano - The Westin Palace Hotel |